IL DENARO
IL DENARO, DOV’È?
Il denaro è una forza dello spirito.
Non è solo carta, moneta o cifra su un conto.
Dentro porta il tempo, il lavoro, il sudore, la cura di chi paga un servizio e di chi lo offre.
Il denaro è amore allo stato fluido, va dove si sente visto, amato, rispettato.
Va da chi lo onora e lo mette al servizio di qualcosa di più grande.
Il successo non arriva per caso.
Il denaro non è cieco. Anzi, vede benissimo.
Il denaro arriva quando c’è ordine.
Il denaro è il riflesso di un servizio ben reso, di un’esistenza in equilibrio, di un sistema familiare dove ognuno è al proprio posto.
Arriva e resta quando siamo allineati al nostro Sé profondo, a quella vocazione che Hillman chiama daimon. Arriva e resta in chi sa goderne con gioia. Quanti oggigiorno vediamo essere ricchi ma non avere tempo per goderne? O vivere con la perenne ansia e paura che il denaro finisca? Non è mai abbastanza.
Nei movimenti dello spirito, si osserva spesso che il denaro “guarda” verso:
- un fratello non nato,
- un aborto dimenticato,
- un gemello scomparso,
- un escluso del sistema
- un morto escluso.
Ecco perché includere chi manca è il primo atto di apertura alla prosperità.
Quando questo non avviene, può succedere che il denaro si dissolva all’improvviso, o che eventi “accidentali” portino via ciò che avevamo finalmente ottenuto.
Il denaro ama chi ama la vita, va da chi vuole vivere con gioia.
Il rifiuto contrae.
L’accoglienza espande.
Il denaro scappa da chi non osa guardarlo, da chi lo disprezza, da chi non sa reggere il suo peso.
Prospera invece in chi ama la vita, in chi è grato, in chi sa ricevere con dignità e dare con rispetto.
I 3 PASSI PER ACCOGLIERE IL DENARO NELLA PROPRIA VITA
1. Prendere la mamma nel cuore
La mamma è la vita.
È nutrimento, è gioia, è il primo sì.
Prendere la madre nel proprio cuore significa dire sì alla vita, al boccone vitale, al fiume dell’abbondanza. Il denaro è il nutrimento della mamma.
Come diceva Hellinger: “Chi ha preso la madre, lo riconosci: irradia gioia, e tutti vogliono stare con lui/lei.”
Il denaro ama chi emana gioia.
2. Andare verso il padre
Il padre è radicamento, concretezza, direzione, forza.
Includerlo nel cuore così com’è, senza più giudicarlo, significa accettare la spinta concreta verso il futuro, ricevere la forza di tutta la sua discendenza, realizzare un progetto concretamente, qualunque esso sia. Il denaro che resta e prospera ha la forza del padre. L’ordine è il terreno dove il denaro può fiorire.
3. Trovare il proprio posto tra i fratelli – nati e non nati
Spesso, gemelli invisibili, fratelli abortiti, scomparsi o mai nominati, abitano nella psiche e nel corpo.
Agiscono come una forza inconscia, portando con sé auto-sabotaggio, senso di colpa, paura di vivere pienamente.
“La sindrome del gemello scomparso”, di Austermann, apre gli occhi su una realtà tanto diffusa quanto non detta.
Tutto parla:
- il numero degli spazzolini in casa
- gli oggetti acquistati in doppio, triplo e più
- i vestiti sempre neri
- i tatuaggi che alludono a chi non c’è più
Lo spirito non mente.
Una costellazione familiare può mostrare dove il flusso si è interrotto.
Può il denaro restare in chi interiormente dice “NO” alla vita? No.
Il denaro chiede ordine, amore, responsabilità.
Arriva e resta quando ci assumiamo il diritto e il "peso specifico" di essere vivi, anche con quel sano senso di colpa verso chi, prima di noi, non ha avuto la stessa possibilità.
Il denaro è un atto d’amore.
Il denaro è la vita che dice sì a sé stessa.
Non vergognarti della felicità.
Essere felici. Essere prosperi.
Fare ciò che si ama, avere una relazione gioiosa oggi, sembra quasi una colpa, un’utopia, una sfida controcorrente.
Eppure… la vita ci ama.
Siamo qui per onorarla.
Siamo qui per goderne,
per danzare con essa con riconoscenza.
Come direbbe D’Annunzio:
“Farne un’opera d’arte.
Ognuno, la propria.”
Se senti che è il tuo momento, osserveremo insieme questi movimenti.
Con delicatezza, con rispetto, con amore.
Ad maiora semper.
Giulia